Editoriale
Cattive sensazioni. Italia bloccata, paura diffusa, la cappa del coronavirus a gelare intenzioni e consuetudini.
Fiere stoppate. Bocca acida, umori ondulanti, senso di incertezza moltiplicato da scene paradossali. Supermercati svuotati in un attimo, viaggi rimessi nel cassetto, anche semplici passeggiate ridotte al minimo, acquisto di mascherine come fossero caramelle. Un’impressionante camicia di forza il coronavirus, allarme sconfinato nella follia per certi atteggiamenti non proprio equilibrati. Il garden aspetta, registra tutto, riflette. Senza poter far molto, se non cercare di reagire a modo suo. Andando avanti (quasi) come se nulla fosse successo, anche se attorno è tutto molto strano.