Editoriale
Il conto alla rovescia è cominciato. Probabilmente già da parecchio. O forse ormai è tutta una linea continua. Senza dover far partire ogni volta la clessidra allo scoccare della primavera.
Senza dover alzare le antenne perché ormai la stagione è alle porte. Non c’è un momento preciso per vendere, questo hanno detto gli ultimi anni in cui c’è chi ha prodotto trattorini per l’immediato anche ad ottobre e rivenditori che già a febbraio erano a regime. Non solo perché i prestagionali sono ormai archiviati e le macchine da tempo nei magazzini. Il giardinaggio gonfia il petto e riparte. Con l’onda positiva dell’ultima Eima e un 2018 che tutto sommato non è dispiaciuto a nessuno, a parte questioni ormai vecchie come marginalità ridotte al lumicino e clienti sempre più complicati da soddisfare anche perché attratti da altri canali distributivi. Vita dura per lo specialista, come sempre d’altronde.
La certezza è un mercato che comunque si muove, sempre ancorato al meteo senza esserne però dipendente in assoluto. Concetto che vale comunque più per le aziende che per il sell-out. L’anno nuovo sarà spinto dalla batteria, dopo i segnali molto chiari degli ultimi tempi in cui gran parte del mercato è andato in quella direzione. Almeno gli input, fra ventate di futuro e chi invece resta legato ancora alla macchina a scoppio. Adrenalina per il punto vendita, una scarica elettrica che adesso andrà gestita nel migliore dei modi.
Tenendo conto delle potenzialità della batteria senza trascurare tutto il resto. C’è spazio per tutti, anche se la torta del garden non è gigantesca. La corsa verso la primavera è ormai terminata, tutto dietro l’angolo. Attento anche ai dettagli il mondo del verde, alle piccole sfumature che alla fine fanno le grandi differenze. Il resto è tutto un equilibrio sottile, determinato anche e soprattutto dal feeling fra produttore-distributore e rivenditore. Meccanismi da oliare ancor di più, senza trascurare nulla. Troppo importante avere conferme positive dal 2019, annata più che mai strategica in un mercato che non si finisce mai di scoprire abbastanza.