L’emergenza sanitaria causata dall’espansione del coronavirus ha colpito duramente il sistema fieristico, soprattutto nazionale.
Si tratta di una situazione imprevedibile che in Italia ha coinvolto e stravolto il calendario fieristico di 124 manifestazioni, e ha messo a dura prova il sistema fieristico nazionale, che genera affari per 60 miliardi di euro e dà origine al 50% delle esportazioni delle imprese che vi partecipano, attrae 200.000 espositori e 20 milioni di visitatori.
Nel nostro settore la prima vittima è stata la milanese Myplant & Garden le cui date di febbraio sono state spostate al 21/23 settembre, sempre ovviamente nel quartiere di Fiera Milano a Rho-Pero.
Un altro appuntamento importante che ha dovuto rimandare la propria apertura è AgriUmbria che “considerato il valore nazionale e internazionale della fiera che presenta l’alta partecipazione di molte aziende del nord Italia ed acquisito il parere di operatori ed espositori, ha ritenuto opportuno posticipare al 18-20 settembre 2020 lo svolgimento della 52^ edizione”.
Sempre a causa dell’emergenza sanitaria anche Macfrut, che si sarebbe dovuta tenere a Rimini dal 5 al 7 maggio 2020, è stata spostata alla data dell’8-10 settembre 2020.
Un mese di settembre quindi che in questo 2020 risulterà particolarmente congestionato di manifestazioni.
Le fiere che hanno dovuto necessariamente subire uno spostamento di data e che hanno scelto settembre come mese per la riapertura dei cancelli, si aggiungono quelle manifestazioni già comunque previste, come lo Spoga-Gafa, nella Fiera di Colonia dal 6 all’8 settembre, Homi (in particolare Homi Outdoor) in Fiera milano dal 19 al 22 settembre e Flormart, alla Fiera di Padova, dal 23 al 25 settembre.