Il Gruppo Emak ha realizzato nel primo trimestre ricavi consolidati pari a 118 milioni di euro, rispetto ai 122,4 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente, in calo del 3,6%. Tale diminuzione deriva dall’effetto negativo del cambio per lo 0,3% e da un calo organico del 3,6%, compensati solo in parte da un aumento dello 0,3% derivante dalla variazione dell’area di consolidamento.
L’EBITDA è pari a 13,9 milioni di euro (11,8% dei ricavi) rispetto a 14,1 milioni del pari periodo 2019 (11,6% dei ricavi). Il risultato del trimestre ha risentito negativamente del calo dei volumi di vendita (a seguito della diffusione del virus Covid-19 e delle restrizioni operative che ne sono conseguite) e beneficiato di un mix positivo e di un contenimento dei costi operativi.
L’utile operativo è stato pari a 8,4 milioni di euro, contro i 9 milioni del pari periodo dell’anno scorso.
L’utile netto del primo trimestre 2020 è pari a 3,8 milioni di euro, contro 6,1 milioni del pari periodo 2019. Il risultato è stato impattato negativamente dalla gestione cambi, che ha risentito principalmente dell’andamento delle valute sudamericane, con l’iscrizione di significative perdite da adeguamento dei debiti locali in altre valute alla fine del periodo.
L’autofinanziamento gestionale è pari a 9,4 milioni di euro, rispetto agli 11,2 milioni del primo trimestre 2019.
Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2020 è pari a 211,6 milioni di euro contro i 211,5 milioni al 31 dicembre 2019.
La posizione finanziaria netta passiva si attesta a 180,7 milioni di euro rispetto ai 164,4 milioni al 31 marzo 2019 e i 146,9 milioni al 31 dicembre 2019. Il dato al 31 marzo 2020 include l’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 per 29,9 milioni di euro e 17,4 milioni di euro di debiti per impegni relativi all’acquisto di residue quote di partecipazione di minoranza.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuta agli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali effettuati nel corso del primo trimestre 2020 per un ammontare complessivo di 3,2 milioni di euro, alla variazione dell’area di consolidamento per 3,5 milioni a seguito dell’acquisizione della società Markusson, all’acquisto di un’ulteriore quota del 3% di Agres per 0,2 milioni oltre che all’aumento del capitale circolante netto correlato alla stagionalità del business.
PROSPETTIVA
Dopo una partenza positiva nei primi due mesi dell’anno, gli effetti della pandemia a partire dal mese di marzo hanno impattato sulla domanda nel nostro settore, determinando per il Gruppo un calo del fatturato nel primo trimestre del 3,6%.
Successivamente alla chiusura del trimestre, si segnala la progressiva adozione di misure sempre più restrittive, che hanno portato molti paesi nel mondo a entrare in lockdown, con incertezze sulla domanda dei prossimi mesi.
In risposta a tale situazione, il Gruppo ha adottato a partire dal mese di marzo un tempestivo piano d’azione con la costituzione di Comitati Covid in tutte le aziende per monitorare con la massima attenzione l’evoluzione dell’emergenza sanitaria, assicurare la salute e sicurezza dei propri collaboratori in linea con le misure adottate dalle autorità governative dei vari paesi, e mitigare al contempo l’impatto economico-finanziario.
In particolare, il Gruppo si è focalizzato sulla gestione del rischio di liquidità, applicando le seguenti strategie:
- Mantenimento di adeguati importi di linee di credito;
- Accesso a nuovi finanziamenti;
- Richiesta di sospensione delle rate relative ai finanziamenti in essere con il sistema bancario, in scadenza nel corso del 2020;
- Incremento dei controlli a presidio della solvibilità delle controparti e del rispetto dei termini di incasso contrattualmente previsti;
- Riduzione dei costi operativi;
- Rimodulazione del piano investimenti.
- Al fine di sostenere la solidità patrimoniale del Gruppo e di non precludersi la possibilità di ricorrere alle condizioni agevolate di accesso al credito, l’Assemblea dei Soci del 29 aprile 2020 ha approvato le proposte del Consiglio di Amministrazione di destinare l’utile di esercizio 2019 a riserva e di revocare l’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, senza procederne al rinnovo.
Il Management ritiene che l’applicazione di queste strategie consentirà al gruppo di gestire al meglio i fabbisogni di cassa di breve periodo.
A partire da maggio le società del Gruppo sono tutte operative. L’entrata ordini nei primi giorni di maggio è in ripresa. Lo scenario, allo stato attuale, rimane influenzato dalle mutevoli condizioni dovute alla continua evoluzione dell’emergenza sanitaria.
Le prospettive per l’anno pertanto rimangono incerte e difficilmente quantificabili: molto dipenderà dai tempi e dai modi in cui i diversi Paesi usciranno dall’emergenza e le attività torneranno alla normalità.
DELIBERATO ESERCIZIO OPZIONE PUT SUL 30% DELLA PARTECIPAZIONE CIFARELLI
Il Consiglio di Amministrazione, anche tenuto conto dell’attuale contesto di mercato, ha inoltre deliberato di esercitare l’opzione Put sulla partecipazione del 30% del capitale sociale di Cifarelli in base alle prescrizioni contenute nell’accordo sottoscritto in data 1° agosto 2016. L’effettivo esercizio dell’opzione avverrà nel mese di giugno, una volta completate le formalità previste contrattualmente. Il valore stimato dell’opzione è compreso tra 3,2 milioni e € 3,5 milioni di euro.
EVOLUZIONE ORGANIZZATIVA DELLA DIVISIONE OUTDOOR POWER EQUIPMENT
Stefano Slanzi, Direttore Generale della divisione Outdoor Power Equipment, cesserà il proprio rapporto di lavoro con il Gruppo con decorrenza dal prossimo 31 agosto 2020 a seguito del raggiungimento delle condizioni per l’accesso alla pensione. Le sue deleghe saranno prese in carico da Luigi Bartoli, Amministratore Delegato della divisione.
“Voglio ringraziare Stefano per il suo continuo impegno e il suo prezioso contributo in tutti questi anni. Gli auguro il meglio per il futuro.” dice Fausto Bellamico, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Emak.