JCB ha aiutato Guy Martin a realizzare una replica del carro armato Mark IV per celebrare il centenario dell’armistizio. JCB ha aiutato Guy Martin, ex motociclista professionista e oggi noto personaggio televisivo, a realizzare il tributo al ruolo che i carro armati hanno avuto nel cambiare le sorti della Prima Guerra Mondiale.
La storia dell’importanza dei carri armati e la sua trasposizione in chiave moderna sono infatti stati raccontati in un documentario prodotto dal broadcast tv inglese Channel Four intitolato “Guy Martin’s WW1 One Tank“.
Il presentatore televisivo ha pensato, infatti, di creare una replica del modello di carro armato inglese Mark IV da 30 tonnellate per celebrare la battaglia dove questi carri armati sono stati schierati per la prima volta.
Per trasformare la sua visione in realtà in tempo per lo speciale anniversario, Guy Martin si è rivolto agli ingegneri e agli operai della JCB che hanno subito accettato la sfida. I diversi pezzi che compongono il carro armato d’epoca sono quindi stati realizzati presso lo stabilimento JCB Heavy Products di Uttoxeter, per poi essere assemblati a presso l’unità produttiva dell’Headquarter JCB a Rocester.
Il lavoro di squadra ha permesso che il carro armato fosse pronto ed esposto sabato 11 novembre a Cambrai, nella nord della Francia, nella giornata di commemorazione dell’armistizio. É stato in questo luogo, infatti, che esattamente 100 anni fa i carri armati Mark IV originali hanno aiutato gli Alleati contribuendo alla rottura del fronte occidentale contro le forze nemiche nella battaglia di Cambrai.
Guy Martin ha dichiarato: “Quando ho pensato a questa sfida, ho anche subito compreso che era davvero una richiesta molto impegnativa e che forse non sarebbe mai stato possibile realizzarla. È stata una grandissima impresa e la JCB è la vera ragione di questo successo. JCB ha costruito la parte principale del carro armato e poi i ragazzi del Museo dei Carri Armati di Norfolk hanno messo insieme la parte del motore e la trasmissione (un motore Rolls Royce a sei cilindri restaurato, il cambio di un trattore, gli assi di un trattore e i cingoli di un escavatore), ma la tecnologia e il know-how di JCB sono stati assolutamente fondamentali. Direi che questa è stata la sfida più grande che abbiamo mai affrontato. Per il programma abbiamo fatto tante cose che sembravano impossibili, come la bicicletta che va a più di 160 km/h, abbiamo convertito i motori dei furgoni per farli andare a più di 300 km/h, ma questa credo sia stata l’impresa più grande. Non è stato un lavoro di restauro o di modifica, ma abbiamo costruita da zero una replica esatta di un carro armato Mark IV Fosters”.
L’idea originaria di Guy era quella di guidare il carro armato durante la parata organizzata per la Giornata della Memoria attraverso il centro della sua città Lincoln, dove molti dei Mark IV erano stati costruiti. Quando gli è stata rifiutata la richiesta dall’amministrazione, ha deciso di portare la macchina in Francia per ripercorrere, cento anni dopo, il momento in cui i suoi antenati lontani si accingevano alla battaglia.
Channel Four ha realizzato due ore di documentario, che segue l’intero processo di ricostruzione, raccontando anche l’impatto che hanno avuto i carro armati durante la Prima Guerra Mondiale.
La replica del carro armato tornerà poi nel Regno Unito per essere esposto al Museo di Norfolk, dove sarà il pezzo forte di una grande esposizione sulla Prima Guerra Mondiale, oltre a essere un omaggio e una celebrazione del coraggio dei militari che hanno perso la vita nel conflitto.
22 novemnbre 2017
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