IL CASTELLO DI RACCONIGI È IL PARCO PIÙ BELLO D’ITALIA 2010
Il Castello di Racconigi è il vincitore dell’edizione 2010 del premio “Il Parco Più Bello d’Italia”, assegnato l’anno scorso alla Reggia di Caserta. La giuria dell’ormai famoso Premio di Parchi e Giardini, giunto quest’anno all’ottava edizione nazionale, ha eletto il Parco del Castello di Racconigi, a pochi chilometri da Torino, come vincitore dell’edizione 2010 del concorso Il Parco Più Bello d’Italia.
Il Parco del Castello di Racconigi è stato prescelto tra una rosa di dieci finalisti eletti a inizio primavera tra gli oltre cento parchi e giardini italiani iscritti al concorso. La giuria ha voluto premiare il Castello di Racconigi per l’impegno trentennale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte a partire dall’acquisizione del complesso da parte dello Stato nel 1980, per l’aver posto come condizione preliminare a qualsiasi intervento il tema della conoscenza, per il restauro del parco, del giardino e delle architetture, per l’attenzione riservata alla manutenzione e alle attività di valorizzazione e promozione di iniziative culturali.
Il premio, infine, è un riconoscimento alla memoria di Mirella Macera, lungimirante coordinatrice di tutti gli interventi, coadiuvata da consulenti esterni e interni con i quali ha saputo creare occasioni di diffusione della conoscenza promuovendo le più svariate e stimolanti attività, capaci di restituire quella perfetta sinergia tra il parco e il territorio circostante. Mirella Macera, da poco scomparsa, ha dedicato la vita alla professione, ed in particolare a Racconigi, luogo per il quale ha sempre nutrito un amore infinito. Solo grazie alla sua determinazione e alla sua forte volontà, il castello e il parco sono stati in questi ultimi anni quasi interamente restaurati e aperti al pubblico, con una media di duecentomila visitatori annui. Sentiva, forte, l’esigenza di formare professionalità e di lasciare un’eredità gestionale in cui continuità e innovazione, rispetto e sfida, formassero un tutt’uno.
La cerimonia di premiazione ufficiale si terrà a fine settembre 2010 presso le Serre Reali del Castello di Racconigi.
La giuria che ha eletto vincitore il Parco del Castello di Racconigi si compone di sette specialisti del settore, autori di diverse pubblicazioni, membri di prestigiosi comitati nazionali e internazionali: Vincenzo Cazzato (presidente), Margherita Azzi Visentini Alberta Campitelli, Marcello Fagiolo, Ines Romitti, Rossella Sleiter, Luigi Zangheri.
Il concorso Il Parco Più Bello è un concorso dedicato a parchi e giardini, organizzato ogni anno da Briggs & Stratton, azienda produttrice di motori per macchine da giardino, che ha lo scopo di valorizzare l’inestimabile patrimonio architettonico e paesaggistico presente nella nostra penisola, contribuendo a stimolare l’interesse e la sensibilità verso il verde nelle sue forme più eccelse.
I vincitori delle precedenti edizioni sono: il Giardino di Valsanzibio di Galzignano Terme (ed. 2003), il Giardino La Mortella di Ischia (ed. 2004), i Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano (ed. 2005), Villa d’Este a Tivoli (ed. 2006), l’Isola Bella Borromeo di Stresa (ed. 2007), Villa Pisani a Strà (ed. 2008), e la Reggia di Caserta (2009)
Il Concorso Il Parco Più Bello è stato organizzato quest’anno con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del FAI (Fondo Ambiente Italiano), e dell’AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio).
MOTIVAZIONI DELLA GIURIA
Il parco del Castello di Racconigi, coi suoi circa 180 ettari, costituisce un documento di straordinaria importanza storica, estetica e botanica che reca l’impronta di architetti, giardinieri e committenti: da luogo di delizie dei principi di Carignano a parco paesaggistico di Giuseppina di Lorena, fino all’impronta romantica di re Carlo Alberto, con la sua passione per le cavalcate e l’interesse per lo sviluppo dell’agricoltura finalizzato a un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
Alla realizzazione hanno contribuito progettisti e giardinieri di primo piano: da André Le Nôtre a Giacomo Pregliasco e al giardiniere tedesco Xavier Kurten, che tradusse i sentimenti di Carlo Alberto in una composizione caratterizzata da boschetti di pianura, gruppi e alberi isolati di specie esotiche, grandi prati e piccole radure, viali sinuosi, un sistema di acque e di canali in gran parte navigabili. Per ultimo va ricordato Giuseppe Roda, appartenente alla famiglia di giardinieri racconigesi che contribuì a diffondere il gusto per le forme elaborate e fiorite caratterizzanti la composizione dei giardini di fine Ottocento. Non meno significative sono le architetture, fra le quali spiccano il castello neogotico della Margaria e la vastissima serra nello stesso stile.
La giuria ha inteso premiare quest’opera, sintesi di architettura e natura, maturata attraverso l’impegno di committenti e progettisti che si sono succeduti nel tempo.
L’opera è, in particolare, ritenuta di eccezionale rilievo:
1. per l’impegno trentennale della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte, a partire dall’acquisizione del complesso da parte dello Stato nel 1980;
2. per aver posto come condizione preliminare a qualsiasi intervento di restauro il tema della conoscenza, di cui sono testimonianza numerosi studi e il Convegno internazionale “I giardini del principe”, organizzato dal Ministero per i beni e le attività culturali e dal Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici nel 1994 a Racconigi;
3. per il restauro del parco, che ha portato alla eliminazione della vegetazione infestante o in contrasto con la composizione d’insieme, riconducendo i boschetti negli originari confini, liberando le radure, rimettendo a dimora nuove piante e riqualificando nuovi ambiti, apportando un miglioramento estetico e più corretti rapporti percettivi;
4. per il restauro del giardino a fiori nella zona del castello e della Margaria, un recupero filologico della facies di fine Ottocento;
5. per il restauro conservativo delle architetture che ha restituito agli edifici qualità e possibilità di nuovi usi: dalla Dacia russa alla Grotta del Mago Merlino con il tempio dorico, dalla Torre del lago alla Palazzina svizzera e alla Margaria;
6. per l’attenzione riservata più di recente al tema della manutenzione, intesa come garanzia per il mantenimento nel tempo dei lavori realizzati;
7. per i rapporti che l’Amministrazione dei beni culturali è stata capace di instaurare con altri organismi (Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino) in varie circostanze e iniziative, non ultima l’attività di sorveglianza necessaria a garantire la sicurezza dei visitatori e dell’intero complesso;
8. per le attività di valorizzazione che hanno riconnesso il parco col territorio, promuovendo iniziative culturali (ma anche di interesse economico) coordinate nel campo dei beni culturali e anche delle tradizioni e della enogastronomia, che hanno portato ad estendere la sfera d’influenza del complesso ben oltre l’abitato di Racconigi;
9. per avere intuito che la ripresa della vocazione di azienda-modello voluta da Carlo Alberto (produzione di fieno biologico, coltivazioni sperimentali nelle serre e nei campi, produzione dei terricci e dei concimi con le foglie secche, produzione di sementi pregiate) può contribuire a garantire una maggiore economicità dei costi di manutenzione del parco, costituendo per di più un riferimento per la strutturazione e il coordinamento di un processo di sviluppo sostenibile che consenta nuove opportunità di crescita culturale e di produzione di ricchezza grazie ai beni culturali, alla specificità delle tradizioni e al razionale sfruttamento delle risorse.
Il premio, ha sottolineato infine la giuria, è un riconoscimento alla memoria di Mirella Macera, lungimirante coordinatrice di tutti gli interventi, coadiuvata da consulenti esterni e interni con i quali ha saputo creare occasioni di diffusione della conoscenza promuovendo le più svariate e stimolanti attività, capaci di restituire quella perfetta sinergia tra il parco e il territorio circostante.
Nella foto: un particolare delle Serre Reali nel Parco del Castello di Racconigi
Luglio 2010