Questo gennaio 2014 ha visto un “fiorire” di furti nei negozi di attrezzature per il giardino. Questo gennaio 2014 ha visto un “fiorire” di notizie relative ai furti nei garden center e negozi di attrezzature per il giardino. La prima che vi riportiamo riguarda un furto finito male nella notte del 25 novembre 2012, quando Angelo Cerioli, titolare di un negozio di articoli per il giardino a Caravaggio, fu svagliato da alcuni rumori provenienti dal suo negozio, posto sotto l’abitazione. Affacciatosi alla finestra videde i malviventi prendere a mazzate la vetrina con la chiara intenzione di entrare nel negozio. A quel punto impugnò la sua pistola Taurus calibro 38 e sparò centrando mortalmente con due colpi Dimitru Baciu, romeno di 46 anni.
A distanza di oltre un anno dal fatto è arrivata dal tribunale di Bergamo l’assoluzione per Angelo Cerioli perché “non c’è alcuna prova della sua colpa”. Il commerciante ha sempre sostenuto di aver sparato per spaventare i malviventi, senza ne prendere la mira e senza sapere quanti fossero o dove precisamente fossero. Il pm titolare dell’inchiesta, Gianluigi Dettori, aveva già derubricato l’accusa dall’omicidio volontario, all’eccesso colposo di legittima difesa, chiedendo la condanna a 18 mesi. Il commerciante, assistito dagli avvocati Davide Mancusi e Fabio Giarda, è riuscito a convincere il giudice della sua versione ottenendo così l’assoluzione.
Nel frattempo, settimana scorsa, si sono verificati una serie di furti in diversi negozi di giardinaggio. Sabato scorso, intorno alle 18, quando al Dolomiti Garden del Boscon (Belluno) era rimasto solo il titolare, è entrata una donna che, approfittando della disattenzione dell’uomo si è impossessata di 1.800 euro in contanti dandosi rapidamente alla fuga.
Nella notte tra giovedì e venerdì, a Correggio (Reggio Emilia) è stato preso di mira Geo Verde, il garden center della zona. I ladri, dopo aver forzato l’ingresso, sono entrati nel negozio e hanno portato via, stando ai primi controlli, rasaerba, decespugliatori e altre macchine per il giardino per un valore complessivo stimato in varie migliaia di euro. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Correggio.
Nella stessa notte a Sava, in provincia di Taranto, i carabinieri della Stazione locale, durante un controllo della circolazione stradale, hanno fermato un trentenne del posto, già conosciuto per i suoi precedenti. L’uomo trasportava a bordo della propria auto varie attrezzature per il giardinaggio (un decespugliatore, un tagliasiepi, ecc.) e per lavori di edilizia (4 smerigliatrici, 2 trapani, 2 avvitatori, 2 generatori di corrente, ecc.) in merito alle quali non ha saputo fornire alcuna spiegazione. Il veicolo e tutta l’attrezzatura sono stati sequestrati, mentre il “sospetto” è stato denunciato in stato di libertà al Tribunale di Taranto per il reato di ricettazione.
Infine, come se già non bastasse, dobbiamo segnalare il rocambolesco inseguimento da parte dei Carabinieri a Puegnago, in provincia di Brescia, a un furgone che aveva forzato un posto di blocco approntato in seguito alla segnalazione di un furto in zona. L’inseguimento è durato 13 chilometri ed è stato necessario l’intervento di altre due pattuglie per bloccarlo. Al volante c’era un pluripregiudicato 65enne residente a Manerba (Brescia). Nel cassone era stivato un trattorino appena rubato, oltre ad attrezzi per lo scasso. Il ladro è stato così arrestato. I militari hanno inoltre accertato la presenza di un complice, un 56enne trentino, fuggito prima dell’arrivo delle ferze dell’ordine.
La successiva perquisizione nella casa del bresciano e in un vicino capannone ha permesso di scoprire 44 fra motoseghe, tagliaerba, saldatori, generatori, compressori e altre macchine e attrezzature per il giardinaggio e l’edilizia. La merce è stata messa sotto sequestro.
28 gennaio 2014
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