Abbiamo intervistato Silvano Girelli, titolare del garden center Flover di Verona e Presidente dell’Associazione italiana dei centri giardinaggio. La scorsa settimana abbiamo annunciato la nascita della nuova Associazione italiana dei centri giardinaggio (Aicg), un’iniziativa che nasce dalla necessità di sviluppare una identità professionale inequivocabile e un processo virtuoso di sviluppo economico delle aziende che operano nel settore specializzato del giardinaggio e del florovivaismo. L’associazione è nata grazie all’impegno di un numero significativo di soci fondatori ed è supportata dalla manifestazione di interesse di circa 70 aziende localizzate in tutto il territorio italiano. Attualmente è in atto l’istruttoria delle pratiche per le adesioni e, speriamo presto, avremo la possibilità di pubblicare un elenco completo dei primi associati. Nel frattempo abbiamo intervistato Silvano Girelli, titolare del garden center Flover di Verona ed eletto Presidente dell’Associazione durante l’Assemblea costituente tenutasi durante il Florshow.
“Contiamo, entro un anno, di far aderire la maggior parte delle aziende che conducono centri di giardinaggio specializzati – sottolinea Silvano Girelli -. L’associazione nasce dalla necessità di sviluppare una identità professionale inequivocabile e un processo virtuoso di sviluppo economico delle aziende che operano nel settore specializzato del giardinaggio e florovivaismo e che sono impegnate in attività di vendita organizzata al dettaglio”.
“La governance dell’associazione – continua Girelli – ha come fulcro delle sue attività due macro obiettivi: da un lato, la rappresentanza presso tutti gli organi istituzionali, al fine di promuovere e indirizzare tutte le azioni necessarie per lo sviluppo del settore; dall’altro, la professionalizzazione permanente degli associati attraverso la promozione e diffusione di strumenti atti a sviluppare gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del settore”.
Per quanto riguarda le iniziative che l’Aicg intende attuare fin da questa prima fase di avvio, Girelli cita “rappresentare le necessità giuridiche, tecniche, economiche e commerciali delle aziende associate presso gli uffici istituzionali preposti, organizzare tutte le iniziative comuni per lo sviluppo e la tutela della categoria, promuovere e favorire lo scambio di esperienze tra aziende associate, tutelare e promuovere gli interessi professionali delle associate”.
Per il medio-lungo periodo, invece, le iniziative sono ancora più ambiziose: “proporre, designare e nominare i propri rappresentanti in tutti gli enti e gli organismi che si occupano di tematiche relative al settore del verde; promuovere e sensibilizzare la conoscenza sulle tematiche ambientali (come ad esempio “chilometro zero” e regionalizzazione), la tutela del territorio, il benessere dell’uomo, la sostenibilità dei processi di antropizzazione, le tecnologie verdi lo sviluppo sostenibile. E ancora, aderire ad altre associazioni di categoria nazionali e internazionali per rafforzare le azioni di tutela e sviluppo del settore, offrire un network di aziende e pertanto una piattaforma qualificata per facilitare le interazioni tra i centri di ricerca e l’associazione per ottimizzare il processo di trasferimento delle innovazione attraverso attività di didattica e di ricerca. Per finire, intendiamo promuovere la professionalizzazione del settore attraverso la formazione del personale anche attraverso lo scambio di personale tra le aziende associate oltre che esplorando ogni possibilità per ottenere riconoscimenti dai fondi sociali di fondazioni, associazioni e istituzioni di carattere pubblico e privato”.
La governance dell’associazione è stata affidata a un consiglio direttivo allargato che avrà il compito di predisporre tutti gli atti amministrativi e programmatici per eseguire la fase di start-up dell’associazione. Il consiglio è composto dalle rappresentanze autorevoli dei due più significativi raggruppamenti di aziende del settore (Garden Team e Giardinia) oltre che rappresentanti di aziende indipendenti, anche allo scopo di assicurare la rappresentanza delle diverse aree geografiche dell’Italia.
28 febbraio 2012
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