INCENTIVI PER LE MACCHINE AGRICOLE
Con comunicazione pubblicata sul sito ufficiale dedicato agli incentivi, il Ministero dello Sviluppo Economico dallo scorso 1 settembre ha rimesso in gioco i fondi stanziati per la rottamazione e non utilizzati, per un totale di circa 3 milioni di euro. I 20 milioni di euro complessivi assegnati nell’aprile scorso come incentivo al settore delle macchine agricole e per movimento terra – spiega l’associazione italiana dei costruttori Unacoma – risultavano a metà maggio interamente impegnati, ma un certo numero di pratiche non è stato perfezionato nei tempi e secondo le modalità previste e questo ha prodotto quel residuo di fondi che il Governo oggi rende nuovamente disponibile.
Ebbene sono bastate 24 ore per arrivare all’esaurmento di tali fondi residui. Fra il pomeriggio di mercoledì 1 settembre e il pomeriggio del 2 settembre, i 3 milioni di euro sono stati riassegnati a coloro che tempestivamente hanno contattato il “call center”, appositamente istituito da Poste Italiane, per formalizzare le nuove richieste. Si chiude dunque con il pieno utilizzo dei fondi – 20 milioni di euro complessivi – la vicenda del Decreto incentivi per l’acquisto di mezzi meccanici e attrezzature per le attività agricole e forestali e per la cantieristica, varato dal Governo nell’aprile scorso. “Se la dotazione finanziaria fosse stata il doppio di quella ottenuta – commenta il Presidente dell’Unacoma Massimo Goldoni – i fondi sarebbero stati ugualmente utilizzati per intero, perché l’agricoltura e il settore delle costruzioni hanno bisogno di sostituire il parco macchine, spesso obsoleto e non conforme agli standard di efficienza e sicurezza oggi richiesti”.
Dopo l’assegnazione degli ultimi fondi sarà ora possibile avere anche un quadro statistico sulle tipologie di macchine acquistate. I dati sino ad oggi elaborati da Unacoma indicano un numero complessivo di circa 2.500 richieste di incentivo, con una prevalenza per le macchine agricole operatrici e le attrezzature (65% delle richieste), una percentuale significativa per le trattrici (25%) e quote minori per le mietitrebbiatrici (6%) e per le macchine movimento terra (4%).
Settembre 2010