Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Bonus Verde, con detrazioni del 36% per la cura del verde privato. Dopo quasi tre anni di lavoro intenso di sensibilizzazione, promozione, cultura e networking, finalmente il Consiglio dei Ministri ha approvato il Bonus Verde, ovvero detrazioni del 36% per la cura del verde privato.
Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, con un tweet ha annunciato: “Misura contro l’inquinamento e opportunità per nostro florovivaismo“.
Il “bonus verde” approvato dal Consiglio dei Ministri prevede quindi la detrazione per la “sistemazione a verde” di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere (terrazzi, giardini, anche condominiali) anche mediante impianti di irrigazione nonché a lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.
Il provvedimento non riguarda solo unità mono o bifamiliari (ville e villette) ma è esteso anche ai condomini.
L’importo massimo che può essere oggetto della detrazione è di 5 mila euro: se si spende di più, per l’eccedenza non è prevista la detrazione.
Inoltre è bene tenere conto che tale sgravio non è sulla persona ma sulla casa, quindi se una persona è proprietaria di due case (per esempio prima e seconda casa) e fa interventi verdi in entrambe può accedere alla detrazione per ciascuna casa, sempre fino a un massimo di 5 mila euro che, in questo caso vanno raddoppiati (5 mila più 5 mila).
Tra le spese che possono accedere alla detrazione ci sono anche i lavori di progettazione e manutenzione.
I pagamenti all’artigiano, al commerciante o all’impresa che fa il lavoro devono essere devono essere eseguiti tramite il bonifico speciale, detto anche “parlante”. Lo sconto fiscale infine dovrà essere ripartito in dieci anni nelle dichiarazioni Irpef.
24 ottobre 2017
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