Sulla possibilità di riaprire i Garden Center a fronte dell’autorizzazione di commercializzare “semi, piante e fiori ornamentali, piante i vaso, fertilizzanti, ammendanti e altri prodotti simili” specificata nella notte di ieri, 26 marzo, dalla Presidenza del Consiglio, registriamo la posizione della AICG, l’Associazione Italiana Centri Giardinaggio.
Ecco integralmente la comunicazione inviata dal Presidente, Stefano Donetti (nella foto) e dal Consiglio Direttivo di AICG ai Garden Center associati.
“Appare a tutti evidente la gravità della situazione in cui sta precipitando il nostro paese, in preda all’epidemia Covid-19, che sta mettendo in ginocchio il nostro settore e le nostre attività.
Con grande senso di responsabilità noi di AICG siamo stati i primi a chiudere i cancelli dei nostri Garden mettendo al primo posto la Salute Pubblica, la sicurezza dei nostri collaboratori e dei nostri clienti.
Dal 12 Marzo il Presidente e tutto il Consiglio Direttivo hanno continuato a lavorare incessantemente per dare delle risposte ai nostri Soci.
Grazie in particolare al MIPAAF e ad ANVE, oltre ad AgrInsieme, CIA, Confagricoltura e Coldiretti e a tutte le Associazioni di categoria che hanno collaborato nelle diverse regioni, abbiamo ottenuto che le piante (tutte le piante) vengano considerate beni primari, come stabilito dal Decreto del Governo del 21 Marzo (e successivo chiarimento del 26 marzo). Così facendo abbiamo ribadito ciò che diciamo da sempre: le piante ed il verde hanno infinite funzioni benefiche sulla salute dei cittadini e sulla salute pubblica, pertanto sono un bene primario al pari delle altre produzioni agricole.
In questo momento più che mai la vendita delle piante nel mercato interno può e deve rappresentare un naturale sbocco commerciale della Filiera Florovivaistica Italiana, di cui siamo il segmento terminale e parte integrante.
Naturalmente, come indicato dal Decreto del Governo, la prima cosa da porre al centro della nostra azione imprenditoriale è la salute dei cittadini, nostra e dei nostri collaboratori. La scelta di riaprire al pubblico i Centri Giardinaggio rimane una facoltà del singolo imprenditore, che può farlo, in condizioni di massima sicurezza. La scelta può avvenire in accordo con le autorità locali, in funzione del bacino in cui ci si trova, con tutte le cautele necessarie in questa fase di emergenza.
Certamente resta da privilegiare la vendita on-line, tramite ordini telefonici o via mail, con consegna a domicilio.
L’invito ai cittadini è sempre quello di rimanere a casa, il più possibile.
Noi gardenisti cercheremo sia di andare incontro alle esigenze dei nostri clienti, di tutelare la salute di tutti i cittadini e di sostenere i produttori florovivaisti italiani, ormai vicini al collasso. Mai come oggi rilanciamo e diamo forza al nostro progetto PiantiAmo Italiano.
27 marzo 2020