LA MODA DEL GIARDINORTO
Ne è stata contagiata anche Michelle. La “first lady” degli Stati Uniti ha lasciato sorpreso tutto il mondo quando ha annunciato di voler riservare una parte dei giardini presidenziali della Casa Bianca per creare un orto, con tanto di piante officinali e ortaggi. Ma che questa sia una tendenza in atto ormai da tempo anche nei nostri giardini, viene confermato anche dagli stessi operatori dei garden center. Si unisce sempre di più, insomma, l’utile e il dilettevole al bello. E questo, sia che si tratti di un giardino, che di un piccolo appezzamento di terra, che di un terrazzo.
L’esigenza pare essere quella di riavvicinarsi al verde come a un qualcosa di essenziale e naturale, nel solco della tradizione “campagnola”. Il giardinaggio, in questo modo, sembra aggiornarsi stabilendo nuovi (o antichi?) canoni, e riscrivendo regole che pareva fossero consolidate e inalterabili. Lasciati da parte i troppo dispendiosi prati verdi e i giardini all’inglese, si diffonde e si impone oggi un modello dove i must sono il risparmio energetico e idrico, l’ecosostenibilità nel rispetto del territorio e degli esseri viventi, e l’utilità. Stop ai giardini di rappresentanza, quindi, stucchevoli e plastificati, per dare spazio a un nuovo giardino che prende ispirazione dal paesaggio naturale, senza mai allontanarsi dal contesto territoriale. Nasce così il “giardinorto”, uno spazio verde, vivibile e pratico, a metà strada tra il giardino, un orto e un frutteto.
“Nel nostro garden trattiamo ancora più che altro fiori e piante – spiega Tommaso Medici, titolare del garden Argonflor di S. Paolo d’Argon – ma è assolutamente vero che parte dei giardini viene sempre più di frequente destinata a piante ed essenze utili. Si tratta più che altro di piante officinali: rosmarino, salvia, timo, maggiorana, basilico. Sì, sono sempre più richieste: sono piante belle, hanno fioriture deliziose, e sono anche utili”.
È una tendenza del mercato, insomma:
“Penso che la spiegazione di questo fenomeno vada ricercata soprattutto nel fatto che la fascia d’età di chi si occupa di giardinaggio è destinata ad innalzarsi. Si tratta quindi di persone che hanno tempo da dedicare al verde. Senza considerare che cresce l’interesse verso tutto ciò che è fatto in casa: anche il semplice gesto di staccare la freschezza offre soddisfazioni impagabili: la soddisfazione delle piccole cose».
Ma non è tutto: “Sono molto apprezzate – conclude Tommaso Medici – anche piante come i gerani alle essenze o le lavande, che tengono lontane le zanzare: si tratta di piante che hanno profumazioni particolari e fiori molto belli. Utile e bello”.
Pietro Arici, titolare del garden Florarici di Brescia, conferma: “Questa tendenza è assolutamente in atto. Lavanda, timo, salvia, maggiorana, menta, basilico ma anche piante di pomodorini, vaschette di ortaggi, frutti di bosco, fragole. È proprio il caso di dirlo: è tutto un fiorire e un diffondersi di queste piante, che vanno spesso a sostituire i più tradizionali fiori da balcone, come le surfinie e i gerani. Oltre che utili, tra l’altro, molte di queste piante sono anche davvero belle da vedere. Per non dire delle siepi di lavanda o di rosmarino. È una tendenza davvero interessante, visto che la vendita di queste piante ed essenze è in crescita vertiginosa: negli ultimi due anni, noi abbiamo quadruplicato lo spazio riservato a queste piante all’interno del punto vendita. Anni or sono, le varietà a disposizione si contavano sulle dita di una mano: oggi proponiamo fra le 30 e le 40 varietà diverse, fra piante aromatiche e ortaggi, comprese quelle più ‘strane’. Segno evidente che si allarga la cultura e l’informazione, in questo particolare segmento, presso la clientela. È davvero un fenomeno di grande impatto”.
I motivi di questo successo sono i più svariati, secondo Pietro Arici: “Vanno dal semplice fattore economico alla soddisfazione personale di raccogliere i frutti del proprio pollice verde, dall’utilità in cucina al piacere di far vedere crescere queste piante ai bambini. Lo confesso: l’ho fatto anch’io con i miei figli”.
Poi ti sposti in tutt’altra zona dell’Italia e scopri che la situazione è esattamente la stessa.
“Qui da noi, in Versilia – afferma Renato Frateschi, del garden Pentagro di Lucca – riscuotono un grande successo le piante aromatiche, utilizzate, negli ultimi tempi, anche come siepi o come elemento decorativo delle aiuole. Lavanda, rosmarino, salvia, santolina, timo hanno un notevole effetto coreografico, oltre ad essere particolarmente resistenti alla siccità e all’aria salmastra”.
Ma non è tutto: “Nello stesso tempo, si sta diffondendo sempre di più l’utilizzo di una parte del giardino come orto di casa. E questo accade forse perché alle persone piace tornare alle cose genuine, o forse perché l’età media si sta innalzando e quindi chi si dedica al giardinaggio ha più tempo a disposizione… Ma di sicuro, una delle spinte fondamentali è rappresentata dalla soddisfazione che si ricava da questo nuovo modo di interpretare il giardinaggio”.
Dario Samar, titolare dell’omonimo garden center di Capriva, conferma e aggiunge: “È indiscutibile il successo che stanno avendo tutte quelle piante che, oltre che avere una funzione ornamentale, presentano una specifica utilità. Il fenomeno si sta diffondendo a macchia d’olio: un numero crescente di persone destinano una parte del giardino a orto. Ed è proprio in questo particolare segmento la vera novità di quest’anno: più che negli anni passati, si riscontra un grandissimo interesse verso tutti gli ortaggi. È un fenomeno che sta entrando ormai nella consuetudine delle persone, vuoi perché spinte dalla crisi economica, vuoi per il piacere del fai da te, vuoi perché il giardino viene sempre più vissuto. Insomma, è una tendenza generale”.
Ma non si tratta solo di ortaggi: “Tutte le piante che presentano una certa utilità stanno conoscendo un successo senza precedenti. E’ il caso di particolari essenze che tengono lontani moscerini o zanzare, o le piante aromatiche: rosmarino, timo, lavanda, le numerose varietà di salvia. A noi non resta che assecondare questo trend in un modo molto semplice: garantendo una notevole profondità di assortimento”.
In Alto Adige, poi, il fenomeno si manifesta in un modo ancora più eclatante. “È partito tutto dagli Stati Uniti e dai paesi del centro Europa, ma sta approdando anche in Italia, sottolinea Martina Schullian, titolare dell’omonimo garden center di Bolzano. Nel nostro garden abbiamo una trentina di varietà diverse di pomodori per gli orti fra scuri, neri, bianchi, rossi, verdi, tigrati e gialli, o appositamente dedicate per i terrazzi come il pomodorino ‘balcon star’ e il ‘totem’. Una ventina di varietà di peperoncini, una dozzina di varietà di fragole, melanzane di tutti i tipi – compreso il kamo giapponese -, e poi zucchine, frutti di bosco, e altro ancora. Senza contare tutte le tantissime piante aromatiche: dal basilico al timo, dal rosmarino alla lavanda. E la salvia. Ne esiste una varietà all’essenza di melone, mentre la varietà peruviana ha meravigliosi fiori neri. Si tratta, in tutti questi casi, di piante che sono anche molto decorative e belle da vedere, oltre che utili in cucina. Insomma, si unisce l’utile al dilettevole, senza considerare il fondamentale aspetto della soddisfazione personale nel veder crescere queste piante e nel mangiare sano. Ecco perché la clientela viene conquistata da queste nuove piante ed essenze. Da due anni inoltre abbiamo aderito a ‘Bioland’, un’associazione tedesca molto conosciuta in Europa centrale e che si sta diffondendo anche in Alto Adige. Bioland promuove a tutti i livelli i prodotti biologici”.
Negli Stati Uniti i garden center hanno reparti “grown & cut” (coltiva e taglia), in cui le piante orticole sono vendute già con i frutti sviluppati: piante con pomodori che il consumatore può già cogliere la sera stessa e continuare a coltivare a casa. Inoltre, un orto domestico può essere realizzato con successo anche su balconi e terrazzi: la “balconicoltura” è un fenomeno molto diffuso in Europa, ed esistono tecniche e soluzioni studiate proprio per le produzioni in piccoli spazi. Sono poi già molto diffusi i casi di riqualificazione delle aree verdi pubbliche abbandonate e la conversione dei tetti delle case in orti cittadini: è il caso del progetto Capital Growth promosso dal sindaco di Londra, che incentiva economicamente i cittadini che trasformano aree dismesse in orti, o l’associazione svizzera Familien Gaertner, che riunisce i 60 mila affidatari di orti urbani. Vedremo presto anche in Italia esempi di questo tipo?
Giugno 2009