GLI ANIMALI DOMESTICI NELLE FAMIGLIE ITALIANE
Un’indagine commissionata da AISAD (Associazione Italiana Imprese Settore Animali Domestici) a SWG nel 2010 evidenzia che nelle case degli italiani gli animali da compagnia non sono una presenza rara: in circa una famiglia su tre, secondo la rilevazione campionaria, è presente almeno un cane o un gatto, mentre meno frequente è la presenza di acquari (circa una casa su cinque) e di altri animali, quali volatili e piccoli animali (una casa su dieci). Secondo l’indagine, gli amanti degli animali da compagnia sono generalmente più donne che uomini, hanno meno di 54 anni e hanno un titolo di studio medio alto.
Più nello specifico: i possessori di cani hanno più spesso tra i 24 e i 44 anni, appartengono a famiglie tendenzialmente numerose, sono spesso lavoratori autonomi e risiedono al centro-sud. Gli amanti dei gatti invece, sono più spesso donne, anche giovani (sotto i 24 anni), appartenenti a famiglie numerose, sono spesso lavoratrici dipendenti e abitano nel nord-ovest del Paese. Gli acquari piacciono a chi ha meno di 44 anni.
L’indagine evidenzia inoltre come l’ingresso in famiglia di un animale domestico avvenga secondo modalità differenziate per tipologia di pet. Per i piccoli animali il tramite privilegiato è il negozio specializzato – il canale dove è più facile reperirli, non esistendo peraltro una rete sviluppata di rifugi –, e la formula del dono vale in circa un caso su cinque. Per i gatti sono i canali informali ad essere prevalenti: l’ingresso in famiglia avviene a seguito di un regalo (43%) o di un salvataggio dalla strada (45%), mentre l’acquisto presso negozi e ancor più quello presso allevatori è un’eventualità piuttosto marginale.
I cani fanno il loro ingresso in famiglia attraverso modalità differenziate: circa 1/3 viene ricevuto in regalo; circa uno su cinque viene acquistato da un allevatore oppure presso un negozio oppure adottato (da randagio o da un canile/rifugio). Per i cani è quindi possibile parlare di un contesto più consapevole, in cui buona parte della ricerca e dell’adozione dell’animale avviene attraverso il punto vendita specializzato, direttamente presso l’allevatore o attraverso il canile/rifugio. La rete Internet è utilizzata più come strumento informativo che come canale di acquisto.
Interessanti infine queste due ultime costanti nel comportamento: i lavoratori autonomi preferiscono l’acquisto presso l’allevatore mentre i giovanissimi (18-24enni) comprano i cani al negozio specializzato, ma adottano i gatti abbandonati.
Marzo 2011