1,2 milioni di hobby farmer, 2,7 milioni di appassionati dell’orto e 3,5 milioni di giardinieri per passione. In totale 7,4 milioni di italiani sono impegnati in attività amatoriali di coltivazione e cura del verde. Nel 2010, durante Fieragricola di Verona, Nomisma presentò la prima ricerca, promossa dalla rivista Vita in Campagna, sulla figura dell’hobby farmer, l’agricoltore per passione. Lo scorso 30 marzo durante la seconda edizione della Fiera di Vita in Campagna è stato presentato un ulteriore approfondimento della ricerca, sempre realizzato da Nomisma, che aggiorna i dati del 2010 sugli hobby farmer e analizza caratteristiche ed esigenze di due altre categorie: chi coltiva un orto per passione e chi accudisce un giardino per passione. Si sottolinea la parola “passione” perché sono stati testati solo gli individui che esercitano questo hobby senza alcun fine di lucro e che destinano i prodotti che coltivano ad un uso familiare oppure li regalano ad amici o parenti.
I risultati della ricerca evidenziano che coloro che dedicano il proprio tempo libero ad attività di produzione di prodotti agricoli e cura del verde sono un movimento ampio e diffuso. Coloro che per passione coltivano e curano un fondo agricolo rappresentano il 2,4% della popolazione italiana con più di 18 anni (in Italia sono 1,2 milioni gli hobby farmer). Le persone che coltivano un orto sono invece 2,7 milioni (il 5,3% della popolazione maggiorenne), mentre coloro che si prendono cura di un giardino raggiungono i 3,5 milioni (6,9% di italiani con più di 18 anni). In complesso circa 7,4 milioni di italiani (14,6% della popolazione) sono impegnati in attività amatoriali di coltivazione e cura del verde.
Per l’analisi dei dati emersi dalla ricerca vi rimandiamo all’articolo pubblicato sul numero di aprile 2012 della rivista MG, con alcune delle slide più significative. Quello che vogliamo sottolineare in questa sede è l’importanza che questo target di appassionati, siano essi per la coltivazione di un terreno agricolo, di un orto o di un giardino, rappresenta per il nostro mercato delle macchine.
I giardinieri per passione, per esempio, possiedono un buon parco macchine: il 69,9% possiede un decespugliatore, il 68,9% un tagliasiepi, il 64,8% un tosaerba, il 29,7% un soffiatore, il 27,1% un trattorino e il 15,3% un arieggiatore. Anche nel caso di chi coltiva l’orto per passione la dotazione di macchine non è trascurabile: il 58,8% possiede un tosaerba, il 58,3% un decespugliatore, il 45,3% una motozappa, il 42,9% un atomizzatore e il 25,2% un trattorino. Infine, chi ha il “parco macchine” più importante sono ovviamente gli agricoltori per passione che, nel 94,2% dei casi possiede almeno un’attrezzatura. In particolare: la maggioranza degli appassionati è dotata di decespugliatori (73%), motoseghe (68,6%) e tosaerba (63,4%) che nella prevalenza dei casi vengono acquistate nuove (64,9%). Un impegno che peraltro non termina con l’atto di acquisto, ma richiede circa 200 euro all’anno per attività di manutenzione e cura delle attrezzature.
Un ultimo dato interessante che vogliamo segnalare riguarda i canali distributivi presso cui queste categorie di consumatori prediligono rifornirsi: come vedremo i negozi specializzati sono nettamente al centro dell’attenzione. Ricominciano dai giardinieri per passione che per i loro acquisti, secondo la ricerca Nomisma, si rivolgono in maggioranza (62,2%) ai negozi specializzati (Consorzi Agrari, vivai e specializzati macchine), il 16,3% preferisce i Garden Center, il 12,7% gli iper e supermercati e il 4% si rivolge ai centri bricolage. Ancora più importante (72,9%) è la percentuale dei coltivatori dell’orto per passione che si rivolgono ai punti vendita che considerano specializzati, solo per i piccoli acquisti preferiscono gli iper e supermercati (9,1%) ai Garden Center (7,7%) e ai Centri Bricolage (4,2%). Infine, gli agricoltori per passione che nel 73,6% dei casi ha come riferimento per gli acquisti il negozio specializzato (Consorzi, vivai e specializzati macchine), solo il 5,4% frequenta i Garden Center e il 3,3% i centri bricolage, percentuali basse per questi due canali soprattutto se si considera che il 5,6% ha dichiarato di acquistare negli iper e supermercati.
3 aprile 2012
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