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La giornata anticontraffazione

19 Novembre 2013

Una sintesi degli eventi e dei discorsi più importanti tenuti durante la giornata anticontraffazione. Lunedì della scorsa settimana, l’11 novembre, si è tenuto l’evento “Legalità mi piace”, una giornata contro la contraffazione con mobilitazioni, incontri e dibattiti su un tema sempre più scottante e di attualità. Promotore della giornata è stata Confcommercio, che ha coinvolto più di 90 associazioni territoriali e oltre 30 mila imprenditori. Sono tante le città in cui si sono svolte le diverse iniziative, proviamo a fare una rapida sintesi.

A Roma il presidente della Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli, ha sottolineato come nella capitale si può ipotizzare verosimilmente “che ci sia 1 abusivo ogni 3 imprese regolari attive nel commercio di vicinato e su aree pubbliche: un vero e proprio esercito che va dai 20mila ai 23 mila soggetti“.

Secondo l’Osservatorio del Commercio a Roma risultano presenti 52.218 esercizi commerciali al dettaglio (42.474 in sede fissa; 9.744 a posteggio mobile). “Esaminando da vicino i diversi fenomeni – ha aggiunto Roscioli – è sotto gli occhi di tutti che l’abusivismo commerciale e la contraffazione riguardano tutte le categorie merceologiche, in modo trasversale… Da gennaio ad oggi 1 romano su 3 ha comprato almeno un prodotto contraffatto. “

Roscioli ha poi parlato dell’azione di contrasto esercitata dalle forze dell’ordine: “Diamo atto alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri e alla Polizia Municipale locale del lavoro svolto in questi mesi che ha visto un aumento delle azioni di sequestro di articoli venduti illegalmente ed un’ attenzione particolare nell’individuazione dei centri di produzione e distribuzione della merce contraffatta”.

Le azioni di repressione, però, fino ad oggi – ha aggiunto Roscioli non sono state perseguite in misura costante nel tempo e ci si è resi conto che così come sono state articolate non sono state sufficienti a scardinare un fenomeno che per l’estensione e la profondità delle sue conseguenze nefaste sull’intero tessuto economico sano della nostra città e del nostro Paese, ha raggiunto livelli allarmanti“.

Quello che finora è sembrato mancare, nell’approccio con questo fenomeno, è una visione di insieme, – ha concluso – una concertazione sulle politiche di prevenzione, una consapevolezza del rischio che corre l’economia delle imprese, una conoscenza aggiornata del fenomeno, una mancanza di volontà politica“.

Una mancanza di volontà politica cui sembrerebbe voler porre rimedio Angelino Alfano che, in qualità di responsabile del Viminale ha annunciato il varo di “una task force permanente per contrastare in maniera sistematica il commercio illegale e la contraffazione che attanagliano le nostre imprese e tutti i commercianti perbene di questo Paese”. Tale task force dovrebbe essere costituita dal Ministero dell’Interno, da rappresentanti del mondo del commercio e delle Forze di polizia.

A Napoli, il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli, Pietro Russo ha dovuto amaramente evidenziare che il capoluogo partenopeo “è la capitale della contraffazione e dell’abusivismo”. Di qui la proposta di una legge speciale per potenziare i servizi di vigilanza tramite l’istituzione di un Nucleo permanente per la lotta all’abusivismo, con la partecipazione delle istituzioni, delle forze dell’ordine, degli organi di controllo e delle organizzazioni imprenditoriali.

Un organismo simile – ha sottolineato Russo è già stato realizzato a Padova con ottimi risultati, ma bisogna considerare che all’ombra del Vesuvio c’è il più grande mercato del falso all’aria aperta d’Europa. Le stime più prudenti – continua Russo – ci dicono che il volume d’affari del falso a Napoli e provincia negli anni 2008-2012 sia stato pari a circa sei miliardi di euro. Su questa somma lo Stato ha perso due miliardi di tasse, una cifra con la quale si poteva evitare l’aumento dell’IVA“.

Nel corso della manifestazione, nello spazio antistante la sede di Confcommercio Napoli, si è tenuta l’esposizione fotografica “Le immagini dell’illegalità” che ha riprodotto situazioni e luoghi legati al tema dell’abusivismo e della contraffazione nel territorio campano. Sempre in piazza si è avuta una distribuzione simbolica ai consumatori de “Il pane della legalità”, con un vademecum che descrive i rischi sulle merci contraffatte. Nella convinzione che la scuola debba avere un ruolo centrale nella diffusione della cultura della legalità, sono stati coinvolti, per l’occasione, l’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” ed il “Liceo Statale “Eleonora Pimentel Fonseca” di Napoli.

La scelta della legalità, della cultura della difesa dell’originalità e della salubrità è stata il focus del convegno, a Ferrara dal titolo “Buono, Genuino, Salutare è Legal Food“, organizzato da Ascom e Confagricoltura in stretta sinergia con la Camera di Commercio. Nella sua relazione il segretario generale della Camera di Commercio Mauro Giannattasio, rivolgendosi ai giovani, ha spiegato che “l’industria del falso vale in Italia qualcosa come 6,9 mld di euro. Come è stato detto da Ascom voi ragazzi siete il presente oltre che il futuro è quindi è assolutamente necessaria la vostra collaborazione in questa battaglia di legalità. I giovani sono anticipatori del futuro. Il cambiamento e la condivisione sono elementi importanti. In questi ultimi dieci mesi sono nate oltre 520 imprese di giovani under 35. E’ un segnale di positività ed intraprendenza che utile sapere che in questa battaglia di cultura della legalità è fondamentale poter contare su un imprenditoria sana ed onesta“.

Un tavolo di coordinamento provinciale, presieduto dal Prefetto, per il monitoraggio, il controllo e la repressione del fenomeno dell’illegalità, dell’abusivismo e della contraffazione in provincia di Modena. Questa è la proposta avanzata da Carlo Galassi, presidente di Confcommercio Modena, nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale. “E’ essenziale – ha detto Carlo Galassi che Prefettura, Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Camera di Commercio, Comuni, Provincia e Associazioni imprenditoriali, condividano conoscenza, metodi, indagini, ricerche e azioni concrete per combattere questi fenomeni che rischiano di rivelarsi letali per un’economia in crisi come quella attuale.

L’Ascom Confcommercio di Padova ha steso davanti a Palazzo Moroni, sede del Municipio, le lenzuola con i prodotti contraffatti, tarocchi e pericolosi per la salute, buona parte dei quali sequestrati dalla Guardia di Finanza di Padova nella sua azione di contrasto ad un fenomeno che causa la perdita di migliaia di posti di lavoro e la chiusura di centinaia di aziende corrette. Vuoi per i suoi “trascorsi” di strenue battaglie contro la contraffazione, vuoi perché ai commercianti padovani non fa difetto la fantasia, l’Ascom ha giocato la carta dei rischi per la salute documentando, con l’aiuto di una dermatologa, i disastri che un semplice pigiamino può provocare ai nostri bimbi.

A Milano sono scesi in piazza gli ambulanti per una manifestazione indetta da Confcommercio per denunciare e protestare contro il fenomeno dell’abusivismo. Gli ambulanti di tutti i mercati milanesi sono scesi in strada “per il rispetto delle regole e degli accordi“.

Questa – ha spiegato il presidente di Apeca, Giacomo Errico è una manifestazione contro l’abusivismo perché non ci vogliamo in alcun modo rassegnare ad avere 2mila venditori abusivi che stazionano nei 93 mercati milanesi e che all’anno incassano oltre 10 milioni di euro; ma è anche una manifestazione per rivedere il Regolamento comunale sui mercati ambulanti con le sue norme non chiare e penalizzanti per gli operatori“.

A Venezia, nella sede della Provincia, sono intervenuti tra gli altri il presidente di Confcommercio Venezia e Veneto Massimo Zanon, il presidente dell’Ascom di Venezia centro storico Roberto Magliocco, la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, l’assessore al Commercio del Comune di Venezia Carla Rey, l’ex sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, il presidente della Camera di Commercio di Venezia Giuseppe Fedalto e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Marcello Ravaioli.

Assistiamo ogni giorno, a Venezia, al fuggi-fuggi generale di venditori ambulanti, pronti a stendere il lenzuolo qualche minuto più tardi, qualche campo più in là e poi c’è un abusivismo sommerso che è ancor più difficile da contrastare, anche sotto il profilo legale. Perciò – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Venezia e Veneto Massimo Zanon chiediamo che l’illecito venga modificato da reato contro la fede pubblica a reato contro il patrimonio e che venga ampliata la possibilità di qualificare la fattispecie di reato in forma associativa per dare alle Forze dell’ordine strumenti d’indagine più incisivi, già usati con successo contro il crimine organizzato”.

Negli ultimi mesi il Comune di Venezia ha prodotto più di 30mila manifesti e volantini contro la contraffazione, distribuiti anche nei mezzi di trasporto pubblico, portando 1500 studenti nei teatri di Venezia e di Mestre per lo spettacolo “Tutto ciò che sto per dirvi è falso” organizzato in collaborazione con Confcommercio, andato in scena il 7 e 13 novembre. 2.416 sono stati i servizi antiabusivismo nel 2012 nel solo comune di Venezia, 3.696 i venditori sanzionati, 264 le notizie di reato, 3.142 gli articoli oggetto di sequestro penale.

La facoltà di Economia e Commercio di Ca’ Foscari ha avviato inoltre un corso di Marketing e Comunicazione per l’anno accademico 2013/2014 con al centro il tema della contraffazione.

Confcommercio Firenze ha aderito alla giornata di mobilitazione sulla legalità promuovendo un dibattito sul tema con i rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine. In base ai dati dell’Osservatorio del Commercio, a Firenze nel 2012 sono stati effettuati dalla Polizia Municipale 680 controlli commerciali, 1.644 sequestri amministrativi e 22 sequestri penali. Nei primi 10 mesi del 2013 sono stati effettuati 392 controlli commerciali mentre sino al 30 settembre 2.099 sequestri amministrativi e 154 penali. Sempre secondo le stime dell’Osservatorio, nel 2013 un consumatore su quattro (il 25,6%) ha acquistato almeno una volta un prodotto o un servizio illegale. Oltre il 50% dei consumatori giustifica questo acquisto con ragioni economiche e solo il 36,2% dei consumatori è convinto che esso sia effettuato inconsapevolmente.

Quattro imprese su cinque (l’82,4%) – ha commentato Ugo Margini, presidente Ascom Parma durante il convegno irganizzato in occasione della giornata – si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità e dai meccanismi commerciali fuori dalle regole, mentre oltre un terzo delle imprese (il 34,9%) segnala l’acuirsi dei fenomeni illegali rispetto a tre anni fa nel territorio in cui opera. Questi sono solo alcuni dei dati presentati da Confcommercio nazionale che testimoniano quanto abusivismo e contraffazione siano fenomeni che destano molta preoccupazione, perché rappresentano un danno per l’economia legale, perché nuocciono alla competitività delle imprese, perché costituiscono un rischio per la salute dei cittadini, perché alimentano la malavita e arricchiscono la criminalità organizzata.”

Il presidente di Confcommercio Rieti, Leonardo Tosti, ha dato il via al convegno territoriale dopo la diretta streaming nazionale della giornata di mobilitazione. Dopo l’intervento del presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Regnini, che ha ricordato le funzioni dell’Ente camerale in termini di tutela del mercato, dalla metrologia legale alla difesa del Made in Italy, comprese le azioni formative ed informative volte ad incidere sulla consapevolezza di imprese e consumatori sul valore della legalità, che si riflette anche sui temi della sicurezza e della competitività del territorio.

19 novembre 2013

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

“LEGALITA’ MI PIACE”. STOP ALLA CONTRAFFAZIONE

EMERGENZA CONTRAFFAZIONE

SEQUESTRO DI PRODOTTI CONTRAFFATTI

HONDA CONTRO LA CONTRAFFAZIONE

IL SITO DEL CNAC

IL SITO ANTICONTRAFFAZIONE DELL’ANCI

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