MG Marketing Giardinaggio

Eventi e fiere

Il parco più bello d’italia 2016: i finalisti

10 Maggio 2016

Anche quest’anno la giuria de Il Parco più Bello d’Italia svela i nomi dei dieci parchi e giardini italiani più belli. Nel corso delle scorse settimane il Comitato Scientifico del Parco Più Bello si è riunito per decretare la “Top Ten” delle bellezze paesaggistiche italiane 2016, scelta difficile tra le tante in lista quest’anno: un inestimabile patrimonio pubblico e privato costituito da splendidi giardini, parchi, orti botanici, distese verdi progettate e impreziosite da veri e propri tappeti di fioriture, sculture vegetali, labirinti di siepi e filari alberati di ogni specie. Iniziamo l’itinerario dai finalisti 2016 dal Piemonte, e in particolare da Villa della Regina situata sulle colline di Torino. La sua struttura è tipicamente sei-settecentesca e ha visto l’apporto di architetti quali Ascanio Vitozzi e Filippo Juvarra.

Restando in Piemonte, incontriamo a Trivero (Biella) l’Oasi Zegna, una vasta area montana di circa 100 km2 dove tra metà di maggio e fine giugno si può godere delle meravigliose fioriture dei rododendri, messi a dimora a partire dagli anni ’40 da Ermenegildo Zegna.

Proseguiamo il tour in Lombardia. A Lainate c’è Villa Visconti Borromeo Litta, una delle più suggestive residenze nei dintorni di Milano, con un giardino tardo cinquecentesco aggiornato nel Settecento e con l’articolato ninfeo, riccamente decorato con mosaici, stucchi, pitture e giochi d’acqua, dove erano esposte le pregiate collezioni del proprietario, il conte Pirro I: un capolavoro unico nel suo genere.

Sempre in Lombardia, affacciata sul lago di Como, a Bellagio, è la Villa Melzi d’Eril con il suo incantevole giardino paesaggistico di inizi Ottocento al quale lavorarono l’architetto Luigi Canonica e l’agronomo Luigi Villoresi.

Proseguiamo in Veneto per raggiungere Villa Pisani Bolognesi Scalabrin a Vescovana (Padova) con il suo giardino formale, concepito per essere guardato dall’alto: un impianto geometrico a ventaglio delle aiuole di bosso con bulbose e fiori arricchito da uno splendido arredo scultoreo costituito da una fontana neorinascimentale, balaustre, obelischi, erme, statue e putti.

A Castelfranco Emilia (Modena), incontriamo Villa Sorra, il cui giardino settecentesco viene trasformato a partire dal 1827 in un giardino all’inglese con gli elementi di arredo alla moda ad opera del friulano Giovanni de Brignoli di Brunnhoff.

Ci spostiamo in Toscana, a Santomato (Pistoia) per visitare Villa Celle, un eccezionale esempio di parco romantico ottocentesco che si estende su circa 30 ettari, che il collezionista Giuliano Gori ha trasformato, a partire dal 1970, in un museo all’aria aperta.

Nelle Marche è il Giardino Buonaccorsi a Potenza Picena (Macerata), una gemma preziosa incastonata fra le rigogliose colline marchigiane. A farle da cornice, uno tra i più affascinanti giardini d’Italia, realizzato fra la fine del Seicento e i primi decenni del Settecento, organizzato su una serie di terrazzamenti con un eccezionale arredo scultoreo (bellissimo il viale degli Imperatori), aiuole con vari disegni, grotte, un teatrino degli automi con giochi idraulici e meccanici.

Raggiungiamo Napoli dove, sulla collina del Vomero, è Villa Floridiana, un complesso formato da un grande parco e da una villa che ospita il Museo Nazionale delle Ceramiche di Martina, una delle più grandi e antiche collezioni di arti decorative europee e orientali.

L’ultima tappa del nostro “percorso delle eccellenze verdi” è in Sicilia: il Giardino Pubblico Vittorio Emanuele di Caltagirone (Catania). Risistemato a metà Ottocento da Filippo Basile, per la sua posizione collinare e la ricchezza della vegetazione costituisce un’isola verde di particolare bellezza e vastità, con i caratteristici viali dei lecci e delle sophore, dei tigli, dei pini e dei cipressi che lo intersecano e ne delimitano le scarpate.

I dieci finalisti scelti dalla giuria racchiudono in sé la spettacolare bellezza e la varietà dei parchi e giardini che arricchiscono la nostra penisola: alcuni formali con precise geometrie, altri più romantici con percorsi morbidi e sinuosi, altri ancora con raccolte botaniche d’eccezione o viste panoramiche mozzafiato.

Entro la prossima estate, tra questi dieci finalisti, verranno scelti i due vincitori, rispettivamente per la categoria Parchi Pubblici e per la categoria Parchi Privati.

Il Comitato scientifico – che per la selezione ha tenuto conto dell’interesse botanico e storico-artistico, dello stato di conservazione, degli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, dell’accessibilità e dei servizi, delle relazioni con il pubblico e della promozione turistica – è composto da sei grandi esperti del settore: Vincenzo Cazzato (presidente, Università del Salento, per anni coordinatore del Comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Alberta Campitelli (già Dirigente dell’Ufficio Ville e Parchi Storici del Comune di Roma), Marcello Fagiolo (Presidente del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Ines Romitti (architetto paesaggista AIAPP – IFLA), Luigi Zangheri (già Presidente del Comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS-IFLA, presidente emerito dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze), Margherita Azzi Visentini (Politecnico di Milano).

10 maggio 2016

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

IL SITO DE “I PARCHI PIU’ BELLI D’ITALIA”

design: giudansky.com
Ricevi la nostra newsletter