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Agricoltori 2.0

15 Marzo 2016

Agricoltori sempre più 2.0: il 61% usa tutti i giorni Internet per svolgere il proprio lavoro. Image Line, azienda Hi-Tech italiana specializzata nei servizi informatici per le aziende agricole, e Nomisma, società di studi economici hanno realizzato una interessante ricerca su digital, tecnologia e agricoltura.

È sempre più un’agricoltura 2.0 quella fotografata da Nomisma. Il 61% degli agricoltori italiani utilizza quotidianamente Internet per le proprie attività in campo. Il 95.6% utilizza pagine web e banche dati online a supporto della gestione dell’azienda agricola. Tra questi, il 35.2% lo fa per avere informazioni meteo mentre l’11.2% si tiene aggiornato sui prezzi dei prodotti agricoli.

Sorprendente l’interesse verso i droni, il 43% li conosce e sarebbe interessato ad utilizzarli per gestire e monitorare le proprie coltivazioni, mentre il 2.1% già li utilizza. Suscita attenzione anche l’impiego della realtà aumentata per monitorare lo stato di salute delle coltivazioni. Il 28% si dichiara interessato all’utilizzo di tali dispositivi.

Gli agricoltori vedono le nuove tecnologie anche come mezzo per dialogare con il consumatore e raccontare direttamente la storia dei propri prodotti: frutta, verdura, vino, olio ecc. e delle attività connesse che realizzano come ad esempio agriturismo, fattorie didattiche e simile.

Il 20.4% degli agricoltori ha un proprio sito web e di questi il 26.4% consente al consumatore di acquistare prodotti online.

Gli agricoltori italiani sono anche affamati di innovazione. L’85% infatti, pur ritenendo la propria azienda agricola adeguata dal punto di vista dell’ICT, si dichiara interessato a migliorarla ulteriormente.

Ormai la vecchia immagine dell’agricoltore con la zappa in mano e lontano dalla tecnologia non esiste più – ha dichiarato Ivano Valmori, fondatore di Image Line e anche l’ottimo lavoro svolto da Nomisma, ci parla di un agricoltore che oggi è moderno e tecnologico. Se è vero che l’82% degli agricoltori utilizza il pc per connettersi ad Internet, è anche vero che il 18% di quelli che utilizzano smartphone e tablet in campo è un trend destinato a crescere verticalmente nei prossimi anni.


Quello dell’agricoltore – ha proseguito Valmori è un mestiere che apparentemente lo isola dal mondo. Passa giornate intere in campo e sul suo trattore e solo grazie ai device mobili oggi può sfruttare quel tempo per controllare le previsioni meteo, impostare le attività in campo – come ad esempio le concimazioni e la difesa – compilare moduli per la gestione tecnico-amministrativa e non ultimo rimanere in contatto con il consumatore, visto che il 39% utilizza i social media e tra questi il 57% usa Facebook a questo scopo“.

Lo studio ha quindi messo in evidenza anche un divario generazionale tra agricoltori più maturi e più giovani riguardo l’utilizzo delle tecnologie digitali. Si tratta tuttavia di un divario che nel prossimo futuro è destinato a ricomporsi sempre più rapidamente.

La ricerca, condotta da Nomisma e promossa da Image Line, offre diversi spunti di interesse – ha affermato Denis Pantini, Direttore Area Agroalimentare di Nomisma -. Innanzitutto, lo studio mette in luce come l’utilizzo di internet e dell’ICT in generale sia una pratica diffusa tra gli agricoltori; anzi, si può affermare che l’ICT riduce il divario generazionale, diventando strumento di business per gli agricoltori di tutte le fasce d’età.

Inoltre gli agricoltori più giovani sono maggiormente propensi a utilizzare internet per aumentare la loro conoscenza dei mercati e per promuovere i propri prodotti, in una logica market oriented, mentre quelli più senior – ha concluso Pantini – sono più focalizzati sulla ricerca di informazioni per ridurre i costi di produzione o migliorare le tecniche colturali, secondo scelte economiche tipiche delle strategie product oriented”.

17 marzo 2016

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