750 espositori in questa edizione 2016. Anche quest’anno erano presenti le più importanti marche del settore. L’Europa era ancora quella delle monete nazionali (l’euro sarebbe entrato in vigore due anni dopo) quando dal 18 al 21 marzo 1999 alla Fiera di Verona la società PMT organizzò la prima edizione di Progetto Fuoco, prima e unica rassegna italiana di stufe e caminetti. Due padiglioni, 135 espositori e 15.000 visitatori per una mostra-convegno che intendeva accendere i riflettori su nuove soluzioni economiche ed ecologiche per la produzione di energia dalla combustione della legna.
Da allora Progetto Fuoco di strada ne ha fatta parecchia, passando dalla mostra annuale delle prime due edizioni ad appuntamento biennale a partire dal 2002 (308 ditte espositrici e 30.000 visitatori) nel 2004 divenne salone internazionale, con 369 espositori e un pubblico qualificato di 35.000 persone.
Da allora è stato un susseguirsi di numeri in aumento, fino ai 750 espositori di questa edizione 2016. Non abbiamo ancora dall’organizzazione il dato sui visitatori 2016: la nostra sensazione dopo la visita della fiera è che potrebbero esserci i presupposti per battere il record della scorsa edizione (2014) quando si accreditarono a Progetto Fuoco ben 75 mila operatori.
IL FILMATO DI PROGETTO FUOCO 2016
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Anche quest’anno erano presenti le più importanti marche del settore che, tra l’altro, hanno potuto mettere in funzione stufe e caminetti (oltre 250 erano in funzione) grazie all’impianto di aspirazione fumi predisposto dalla Fiera di Verona.
1 marzo 2016
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