Un Natale alla scoperta di Siena, del suo patrimonio storico e architettonico e dei suoi angoli più “segreti” e più suggestivi. Un Natale alla scoperta di Siena, del suo patrimonio storico e architettonico e dei suoi angoli più “segreti” e più suggestivi, a partire dall’Orto Botanico. E’ questo in estrema sintesi il calendario “Tutto il Natale di Siena”, in programma dal 1 dicembre 2014 al 31 gennaio 2015, scandito da oltre 150 eventi tra iniziative culturali, visite guidate, appuntamenti enogastronomici e opportunità innovative per conoscere la città del Palio, nella magica atmosfera natalizia.
Tra i luoghi meno conosciuti e più suggestivi da vedere a Siena c’è sicuramente l’Orto Botanico che, dal 20 dicembre al 7 gennaio, apre le sue porte con visite guidate per adulti e bambini, dedicate al tema del Natale. Tutti i giorni, dalle ore 9.30 alle ore 17, i visitatori saranno condotti alla scoperta di usi, costumi e tradizioni natalizie, attraverso un percorso che avrà come leit motiv le piante: dal vischio all’agrifoglio, dal muschio al pungitopo fino all’abete.
L’Orto botanico sarà visitabile anche dopo la fine del cartellone di Natale fino al 28 febbraio ogni lunedì a domenica dalle ore 9.30 alle ore 16.30.
Un’area verde dentro le mura secolari di Siena. L’Orto Botanico dell’Università di Siena è un giardino ricreato artificialmente nel 1856 all’interno delle mura medievali della città, nella valle che si apre tra Porta Tufi e Porta San Marco. In una superficie di 2,5 ettari, dove si preserva la diversità biologica e si promuovono attività di conservazione ambientale, sono esposte oltre 1000 piante indigene ed esotiche per scopi didattici, divulgativi e scientifici.
L’Orto botanico è costituto da due terrazze artificiali in cui sono ospitate le piante officinali, un parco con piante indigene della Toscana centro-meridionale, un’antica serra di fine ‘800 con le specie tropicali e un’area che si estende fino alle mura coltivata con viti e olivi. Nella parte alta del podere è stato realizzato un giardino roccioso mentre, più a valle è stato ricostruito un felceto attraverso una scarpata con stillicidio. Le acque confluiscono quindi in un piccolo stagno ricco di idrofite e in un lago con due piccole vasche per la riproduzione e conservazione di piante acquatiche a rischio di estinzione nella Toscana meridionale, come la ninfea bianca. All’interno dell’Orto si trova il prezioso Herbarium Universitatis Senensis, ubicato in due stanze climatizzate ed articolato in: collezione storica, spermoteca, xiloteca e raccolte, che conta oltre 90.000 essiccata tra piante vascolari, licheni, briofite, funghi e alghe.
2 dicembre 2014
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