OPINIONI E COMMENTI ALLA VIGILIA DI EXPOGREEN
Quella che si terrà nel quartiere fieristico di Bologna, dall’11 al 13 settembre, sarà un’ExpoGreen strana. Certamente diversa, senza molti attori protagonisti della prima edizione. Bologna si è aggrappata ad altri settori ed ha imboccato strade alternative. “Una fiera che abbiamo progettato con grande cura e che comporta per noi un notevole impegno economico – ha detto Guglielmo Gandino, amministratore delegato di Unacoma Service – perché prevede oltre agli stand tradizionali la creazione di giardini, aree prova, allestimenti architettonici, attrattive ed eventi culturali di alto livello. Un impegno che abbiamo affrontato con decisione – ha aggiunto Gandino – perché riteniamo che il ‘verde’ sia una scelta di qualità, e che la fiera debba puntare ad un target di operatori e visitatori alto”.
La formula, del resto, è realmente innovativa e polivalente, e in grado di attrarre partnership di prestigio, come il progetto “Ispirazione naturale”, dedicato al verde in senso ampio, al florovivaismo e al pet. Il progetto “Green Street” (Città della ceramica), sviluppato in collaborazione con Confindustria Ceramica – Cersaie; l’iniziativa comune con la Coldiretti per lo sviluppo della tematica della multifunzionalità in agricoltura.
La congiuntura negativa ha ridotto considerevolmente la disponibilità agli investimenti da parte delle imprese, comportando una diminuzione delle adesioni. Il numero degli espositori del settore meccanico sarà inferiore rispetto all’edizione 2007, anche se la superficie complessiva sarà superiore. ExpoGreen occuperà una superficie totale di 60 mila metri quadrati, includendo le aree tematiche (oltre alla città della ceramica, il biolago, il labirinto, il bosco magico, la fattoria del futuro e la multifunzionalità, i 18 giardini in concorso, nonché l’area dimostrativa di 10 mila metri quadrati allestita all’interno del quartiere fieristico).
L’aspettativa è di avere non meno di 20 mila operatori e 20-30 mila visitatori. “Gli espositori che saranno presenti ad ExpoGreen – ha concluso Gandino – avranno una cornice di prestigio e ottime opportunità di visibilità e di business”.
A Bologna si vedranno fra gli altri gli stand di AMA, Active, Agrinova, Archmann, Arnetoli, B3, BCS, Bieffebi Officine, Blue Bird, Caravaggi, Cifarelli, Emak, Garmec, Gianni Ferrari, Kubota Europe, MA.RI.NA Systems, Makita, Negri, Pellenc Italia, Peruzzo, Sabart, Sabre Italia, Sandrigarden, Stihl, Trafilplastica, Verdemax, Volpi e Zucchetti Centro Sistemi.
“La nostra decisione di partecipare ad ExpoGreen 2009 – rivela Sauro Persichini, amministratore delegato di Coming Italy – era stata presa all’indomani della prima edizione e quindi inserita nei nostri programmi di partecipazione a fiere nazionali per il biennio, unitamente a Fiera Levante 2009 di Bari e Fiera Agricola 2010 di Verona. La nostra azienda è stata sempre presente a tutti i tentativi passati – Miga, GardenSun e non solo – di dare vita ad una manifestazione specifica per il settore giardinaggio, siamo convinti che questo mercato necessiti di una manifestazione qualificata che comprenda il giardinaggio a 360 gradi. L’aver scelto di allargare la partecipazione ad ExpoGreen a tutti i settore dell’outdoor credo che richiamerà una maggiore affluenza di pubblico e faciliterà una rapida crescita della manifestazione. Sono personalmente convinto che il giardinaggio possa vivere di luce propria e non all’ombra di Eima agricola”.
“Una fiera diventa interessante se c’è riscontro con un numero maggiore di visitatori – interviene Massimo Cunico, amministratore unico di B3 – purtroppo visto il periodo abbastanza negativo credo che, considerati i costi molto alti delle fiere, ci sarà molto meno interesse degli espositori”.
“Parteciperemo alla fiera, la consideriamo un importante appuntamento per il mercato di riferimento. Non tenendosi Eima e Gafa esiste uno spazio per la crescita di questo evento. La decisone dell’organizzazione per un ampliamento del materiale esposto viene da noi vista positivamente – commenta Renato Cifarelli, amministratore delegato di Cifarelli – a patto che la fiera resti incentrata sulle macchine e non perda la sua specificità. Capiamo poi anche l’esigenza di ampliare gli spazi espositivi, anche per ragioni di equilibrio finanziario della manifestazione, visto che il solo settore macchine riesce a riempire solo alcuni padiglioni. Occorre poi vedere l’impostazione che gli organizzatori vorranno dare ad ExpoGreen, nel mix tra visitatore professionale e utenti e appassionati. Nel settore garden a nostro parere sono ugualmente importanti, per noi rimangono prioritari il visitatore professionale e i distributori esteri. ExpoGreen è una grande sfida. Unacoma ha saputo rendere grande l’Eima, crediamo abbiano le capacità e l’opportunità di lavorare bene anche su questa fiera”.
“Aver ampliato ad altri settori – spiega Alberto Griffini, titolare di Active – rischia di creare confusione. La sede naturale è all’interno dell’Eima, la migliore al mondo nel nostro settore, visto che numerosi importatori esteri ma anche rivenditori italiani vendono pure prodotti agricoli e componentistica, oltre che di giardinaggio”.
Lunga è la lista degli assenti fra produttori e distibutori del settore macchine fra cui GGP, Ibea, Honda, Cormik, Fiaba, Grillo, Etesia, Fercad.
“I motivi della nostra mancata partecipazione – evidenzia Alvaro Brunetti, responsabile comunicazione e eventi della divisione power equipment di Honda Italia – sono nelle riduzioni di budget che derivano dall’attuale situazione di crisi internazionale che coinvolge la Honda Motor Company a livello mondiale. Soprattutto per ripercussioni dovute al calo dei mercati dell’auto, che nel mondo rappresenta il business più importante di Honda. Riteniamo comunque positiva la scelta di allargare la fiera a tutti i settori del verde e della vita all’aria aperta, in quanto solo così si può provare a costruire un evento che possa interessare ad un numero rilevante di utenti finali”.
Per Frediano Tinti, senior product manager di Fiskars Italia “la data di svolgimento della fiera è di molto anticipata per le nostre esigenze di vendita”.
“«La partecipazione ad una fiera – premette Marco Regé, direttore commerciale di Ipierre Sirotex – ha costi importanti e sempre maggior rilievo deve essere dato al rapporto fra il costo e il ritorno atteso e auspicato dell’investimento. Riteniamo che la scorsa edizione di ExpoGreen sia stata troppo modesta. Simili riscontri non giustificano certo il cospicuo investimento richiesto per partecipare come espositori. È un peccato aver allontanato dalla EIMA, fiera di successo e internazionalmente riconosciuta fra le migliori del settore, i produttori di macchine e articoli per il giardinaggio e averli rintanati in una nuova fiera come ExpoGreen che non ha per ora un’attrattività adeguata e sufficiente. La scelta di ampliare le categorie dei produttori/espositori legati al verde è indispensabile per tentare di conseguire una maggiore partecipazione e quindi consenso. Ovviamente ora necessita verificare quali orientamenti e quali strategie saranno perseguite perché non è solo la quantità numerica dei visitatori che conta, ma la loro qualità intesa come appartenenza allo specifico settore. La partecipazione di famiglie con bambini, scolaresche o comunque consumatori privati, va bene per la fiera del gusto o la fiera paesana, ma sono gli operatori del settore, i rivenditori, i grossisti, i buyers, italiani ed esteri, quelli che contano e che qualificano l’interesse ed il successo per una fiera dedicata al trade”.
Agosto 2009