Editoriale
L’estate una volta era silenzio. O poco più. Tutti in vacanza, ci si rivede a settembre e tanti saluti. È da un bel po’ che non è più così ormai, con le stagioni che s’allungano e le pause confinate solo ad agosto quando tutta l’Italia o quasi, di fatto, è ferma. Il tempo però per qualche riflessione c’è. S’è stabilizzato il mercato, dopo tante onde anomale. In tanti, non a caso, avevano bollato il 2023 come linea del traguardo per una prima regolarizzazione generale dopo gli sbalzi del covid e i punti di domanda sparsi ovunque.