Husqvarna, azienda leader mondiale nella produzione di attrezzature innovative per la cura di foreste, parchi e giardini, che da sempre pone particolare attenzione e impegno per la tutela della natura, delle persone e dei luoghi da vivere, ha preso parte alla fiera Myplant & Garden per la sesta volta consecutiva. E, proprio in questa occasione di rilevanza internazionale, ha presentato alcune novità di assoluto rilievo per il mondo della tecnologia della cura del verde.
Tra queste spicca CEORA, il robot tagliaerba progettato da Husqvarna specificamente per la gestione di superfici fino a 75000 mq, da ora disponibile anche sul mercato italiano.
E, come anticipazione assoluta, Husqvarna ha portato anche gli Automower 320 NERA e 430X NERA: i robot che permetteranno l’integrazione della tecnologia Husqvarna EPOS per l’installazione senza cavi fisici, che saranno disponibili in Italia nei prossimi mesi, assieme anche al 450X NERA.
Proprio MyPlant & Garden è stata l’opportunità, per Husqvarna, anche per illustrare quali siano le soluzioni più innovative e sostenibili per la manutenzione della vegetazione in ambito urbano e come l’automazione possa apportare rilevanti benefici in termini di risultato, tempi impiegati e costi.
“Tecnologia e benefici del robot tagliaerba per il verde sportivo e ornamentale” è il titolo del convegno curato da Husqvarna e tenutosi venerdì 24 febbraio all’interno del padiglione 20, che ha visto esperti del settore confrontarsi sui diversi temi, anche attraverso la presentazione di “Case Histories” e risultati di studi di settore.
Il convegno Husqvarna
Daniele Pesavento, Business Development Manager di Fercad spa, ha inaugurato il Convegno con un intervento dal titolo “Una visione sostenibile per la manutenzione del verde” che, a partire da una ricerca effettuata nel 2022 da Husqvarna in collaborazione con professionisti del verde, integrata con dati raccolti con un sistema di AI, ha prodotto un rapporto che delinea 7 punti chiave: gli alberi come nuovi eroi, la biodiversità, la sostenibilità, pianificazione urbana, salute fisica e mentale, riduzione delle emissioni, automazione.
Sustainovate è l’impegno futuro di Husqvarna, il piano per integrare la sostenibilità nel quotidiano. In particolare, l’azienda si concentra su tre aspetti: la riduzione della CO2, con l’obiettivo di Husqvarna a raggiungere il – 35% entro il 2025, l’innovazione circolare e il progetto Husqvarna Urban Green Space Index (HUGSI) – una soluzione satellitare alimentata dall’intelligenza artificiale che indica quanto sono verdi le città, analizzando le loro aree urbane e il loro sviluppo.
Nel corso del suo intervento “I Robot tagliaerba, una svolta epocale” Simone Magni, del CeRTES dell’Università di Pisa ha evidenziato come qualsiasi pianta abbia bisogno di una asportazione minima della superficie fotosintetizzante per non produrre uno stress alla pianta stessa e mantenere alta la qualità estetica del tappeto erboso.
Altezza, frequenza e tipo di macchina sono i tre parametri fondamentali del taglio, legati tra loro. Per le superfici sportive esiste un “range” di altezza prefissato e, per quanto riguarda la frequenza, ci si basa sulla “Regola di 1/3”.
Simone Magni ha poi affrontato le differenze tra un taglio “discontinuo”, a cadenza settimanale, con uno “continuo”, giornaliero. Un’elevata frequenza di taglio, infatti, ottimizza le reazioni della pianta e la qualità estetica del tappeto erboso. Un taglio frequente realizzato a mano, però, ha anche degli “inconvenienti” come: una minore area gestibile; un aumento degli input dovuti a energia, manodopera e manutenzione; compattamento ed usura.
A seguire, Marco Volterrani, Direttore del CeRTES – Centro Ricerche Tappeti Erbosi E sportivi – presso l’Università di Pisa, ha condiviso con il pubblico i risultati di sette anni di ricerca sui robot tagliaerba, soffermandosi in particolar modo sull’importanza della qualità del taglio di una macchina autonoma a confronto con quello di una rotativa con motore endotermico (ovvero a combustione interna).
Sono emersi infatti diversi benefici in termini di riduzione delle erbe infestanti, difficili da eliminare, tra cui le stolonifere, che trarrebbero quindi vantaggio dal taglio robotico oltre ad un ridotto consumo energetico. Notevoli migliorie, sempre a vantaggio della macchina autonoma, riguardano la densità e la qualità del tappero erboso.
A supporto di quanto illustrato, sono stati portati come “Case Histories” le Sod Farm (aziende specializzate nella produzione di prato in rotoli), il Cosmopolitan Golf Club di Tirrenia e le aree verdi della Piazza dei Miracoli di Pisa.
Il “caso” del Golf Club Della Montecchia (PD) – un 27 buche per 90 ettari complessivi, esempio di innovazione e sostenibilità ambientale – è stato oggetto dell’intervento di Alessandro De Luca, Agronomo, Consulente tappeti erbosi ad uso sportivo.
Tralasciando i benefici fisiologici e agronomici, De Luca ha evidenziato che, per un percorso di golf, sono importanti quelli economici, ambientali ed estetici.
Per vantaggio economico si intende ottimizzazione del lavoro con riduzione dei costi operativi a vantaggio di attività mirate e della sicurezza sul lavoro; per vantaggi ambientali ci si riferisce ad una minore emissione di CO2, riduzione del rumore e nessuna perdita di olii e carburanti. Dal punto di vista estetico, l’utilizzo della macchina autonoma porterà ad una maggiore cura dei dettagli e delle finiture dell’area verde che delimita il campo da golf.
Dal 1 marzo, quando il tappeto erboso riprenderà a crescere, sarà avviato un test – che durerà tutta la stagione – sugli effetti del taglio automatizzato sia dal punto di vista dei giocatori che degli effetti sul tappeto erboso.
Alberto Minelli, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) presso l’Università di Bologna, ha concluso il Convegno parlando de “Il parco storico ospita l’automazione. Pregi e difetti del taglio robotizzato in un contesto museale”.
La considerazione di partenza è quella del verde nell’ambito museale come “biglietto da visita” nei confronti del visitatore con conseguente importanza dei giardini architettonici e alla loro manutenzione.
Un test sperimentale alla Reggia Di Caserta ha evidenziato come il taglio realizzato per due mesi con un robot tagliaerba e poi sospeso, ha mantenuto un substrato migliore – anche a distanza di 4 mesi – rispetto al taglio tradizionale.