Editoriale
L’Eima ha lanciato bei segnali. Nessuna certezza assoluta, ma Bologna in quei cinque giorni ha sorriso.
Con sincerità, senza fingere. Il giusto fermento, gli stand pieni almeno quanto i parcheggi, la consapevolezza di poter architettare un buon 2023. Non sarà facile, ma mai il garden ha avuto davvero la strada in discesa nel suo passato recente. In un modo o nell’altro però la strada maestra l’ha sempre trovata. Ha distribuito fiducia l’Eima, il più possibile. Con buonsenso, poggiando le sue convinzioni su dati concreti. Partendo dallo strepitoso 2021, proseguendo col buon 2022, aspettando l’anno con ovvie cautele ma anche con deciso ottimismo. Giusto così.