L’11 marzo scorso ci ha lasciato una delle figure più rappresentative del Made in Italy del mercato dei trattori per l’agricoltura: stiamo parlando di Antonio Carraro, presidente dal 1960 della Antonio Carraro Spa.
Parlare della vita di Antonio Carraro è parlare dell’azienda che porta il suo stesso nome. Dalla divisione dell’antica “Giovanni Carraro”, fondata nel 1910, industria padovana produttrice di seminatrici, trattori e motori diesel, nascono, nel 1960, due aziende distinte: la Antonio Carraro di Giovanni (con Antonio, la sorella Bianca e il padre Giovanni) e la Carraro spa (con Oscar, Mario, Francesco e Clara, gli altri figli di Giovanni).
I due rami dei Carraro si distinguono per la diversa visione imprenditoriale: quello di Antonio si specializza nei trattori compatti a ruote isodiametriche per l’agricoltura specializzata; mentre il ramo di Mario, Carraro spa, nella produzione in larga scala di assali per trattori e componenti per l’automotive.
Dopo la scissione dell’industria Giovanni Carraro, nel 1960, Antonio Carraro inizia la sua produzione di trattori compatti per l’agricoltura specializzata di nicchia, adottando come marchio di fabbrica i quattro cavalli rotanti, un simplegma di origine persiana rappresentato in un graffito del 1600, simbolo di fertilità e di forza.
Dagli inizi i successi si susseguono: dal 1970 cresce il distacco da tutta la concorrenza e il marchio Antonio Carraro diviene leader del settore dei trattori compatti.
Nel 1973 Antonio Carraro fonda il “Centro Studi e Ricerche”, uno tra i primi in Italia del settore metalmeccanico, dove organizza un’equipe di tecnici dedicati esclusivamente alla ricerca di mezzi innovativi per l’agricoltura, dando seguito a collaborazioni con gli Istituti Universitari di Padova, Bologna, Berlino, Humboldt, Sidney.
Dagli anni 2000 inizia il primo grande piano di espansione dell’azienda con la costruzione di nuovi capannoni, sempre a Campodarsego, e la riorganizzazione di tutti i reparti produttivi, sposando le tesi della Porsche Consulting di Stoccarda.
Il training, durato 3 anni, segna una svolta fondamentale per l’azienda, oggi ai vertici delle industrie della meccanizzazione agricola per la massima tecnologia applicata ai processi produttivi e la formula di organizzazione secondo la filosofia giapponese “Kaizen” del miglioramento continuo a piccoli passi.
Nelle coltivazioni a filare di vigneti e frutteti, nelle colture di montagna, nelle serre, nei pascoli e nelle foreste, nella manutenzione del verde pubblico e privato, nella viabilità invernale, nei cantieri, nella manutenzione degli impianti sportivi, un trattore Antonio Carraro può fare la differenza di resa e benessere operativo.
In Italia, da molti anni, il marchio Antonio Carraro detiene il primato per immatricolazioni nel segmento dei trattori compatti. Nel mondo è tra i primi 7 marchi.
Antonio Carraro, con la sua storia, ha determinato una grande crescita della sua azienda e dell’indotto ad essa connesso, contribuendo allo sviluppo dell’occupazione in ambito meccanico.
Contestualmente si può dire che i mezzi da lui creati, hanno determinato un forte impulso per l’economia agricola delle zone del Bacino del Mediterraneo e delle zone montuose dell’area Alpeadria (Nord Italia, Svizzera, Austria e Paesi dell’Est), del Sud Italia, di Spagna, Grecia, Portogallo, ma anche Germania, Francia e di tutta Europa.
Dagli anni ’60 in poi, sono nate centinaia di concessionarie di trattori e punti vendita AC.
Attivo in azienda, fino a qualche settimana prima della scomparsa, Antonio Carraro seguiva costantemente i lavori del Reparto di Ricerca e Sviluppo dell’azienda, dove si recava quotidianamente.
Di carattere buono e generoso, ha sempre partecipato intensamente alla vita aziendale, recitando anche come protagonista nei documentari istituzionali e negli spot pubblicitari (l’ultimo con Albano Carrisi, amico e cliente di vecchia data).
A novembre è uscito l’ultimo film commemorativo dei 110 anni dell’azienda “Costanza e salti” del regista padovano Federico Massa, che lo ha visto protagonista nel ruolo di se stesso quale pioniere dell’industria del trattore, che ha trascorso la vita amando e sviluppando la sua industria che oggi conta oltre 500 dipendenti, 5 filiali (Spagna, Usa, Turchia, Cile, Francia), 650 concessionarie e punti vendita nel mondo.
Oggi, il brand Antonio Carraro dei 4 cavalli rotanti, simbolo di altissima qualità, è considerato la “Ferrari” dei trattori.
Nella foto: Antonio Carraro con Albano, cliente e amico.