La cinque giorni di EIMA International ha visto protagonisti, insieme all’agricoltura, gli spazi verdi.
Declinati nelle forme più diverse, dal giardinaggio hobbistico ai parchi urbani, dai campi sportivi alle nuove tendenze dell’arredo green rappresentate dal verde verticale e dai giardini pensili, gli spazi verdi rappresentano uno dei settori di maggiore prospettiva anche per quanto riguarda la meccanizzazione, che ha sviluppato una gamma amplissima di mezzi e attrezzature per ogni manutenzione.
Un’esperienza, tra le altre, ha suscitato interesse, quella rappresentata dal progetto di verde pubblico realizzato presso il Comune di Fidenza, presentato ad EIMA nel corso di un convegno dal titolo “Bosco in Piazza”.
Si tratta di un intervento di riqualificazione del tessuto urbano di straordinaria portata, che ha visto la piantumazione di 1.200 alberi in soli cinque anni e lo sviluppo di 175 mila metri quadrati di nuovo patrimonio verde, che ha portato ogni singolo abitante fidentino ad avere in media 25 metri quadrati di verde.
Gli interventi sono molto vari, e comprendono una parte costituita da boschi a tema (La biblioteca degli alberi, Il bosco di Maia, Il bosco dei bambini, Il bosco di Fornio e Il bosco della memoria), ed altre parti progettate come giardini, un impegno questo ulteriormente rinnovato con un programma che porterà nei prossimi anni altri 100 mila metri quadrati di parco urbano.
L’impegno del Comune di Fidenza – è stato spiegato nel corso del convegno – si estende ad un’ampia rosa di interventi nel segno della sostenibilità, che comprendono l’ottimizzazione nella gestione dei rifiuti, l’utilizzo di energia solare negli uffici pubblici, la completa rimozione dell’amianto, la riduzione della bolletta energetica, la realizzazione di due impianti di cogenerazione e un’ampia rete ciclabile per la mobilità urbana.
Il programma è evidentemente quello di rendere la città di Fidenza un modello di qualità e sostenibilità, ed anche un formidabile banco di prova per tutte quelle tecnologie meccaniche e elettroniche – il monitoraggio degli impianti viene già eseguito con una flotta di droni – che servono a realizzare e manutenere in sicurezza questo patrimonio prezioso.