La decisione coraggiosa e sofferta di Brico Io è quella di chiudere tutti i punti vendita diretti fino a data da destinarsi.
Dopo il decreto dell’11 marzo scorso, dove l’allegato 1 individuava tra le attività di vendita di generi di prima necessità “Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico”, autorizzando di fatto l’apertura, anche se a reparti ridotti, dei centri bricolage.
“In un primo momento (la giornata del 12 marzo) abbiamo aperto – afferma Paolo Micolucci, Consigliere Delegato di Brico io S.p.A. – , ma in questo momento il nostro business viene dopo. Prima di tutto vogliamo proteggere la salute dei nostri collaboratori, dei loro famigliari e quella dei nostri clienti, ma soprattutto mettere in atto quanto più possibile per evitare il diffondersi del virus”.
“La difficile situazione che ci troviamo a dover fronteggiare – continua Micolucci – è in continua e inarrestabile evoluzione e ci pone di fronte a decisioni ed a scelte anche dolorose nella loro ineluttabilità. Sia a livello nazionale che internazionale la preoccupazione continua a crescere, supportata da numeri imprevisti e imprevedibili, a tutti i livelli: sanitari, economici, umani. L’intero sistema in cui siamo abituati a vivere e operare è messo a dura prova”.
“Oggi – conclude Micolucci – dobbiamo fare della forza del nostro gruppo un ulteriore elemento di successo per affrontare una situazione di emergenza che nessuno poteva prevedere fino a qualche settimana fa per tornare quanto prima alla normalità. La priorità per tutto il management di Brico io S.p.A è la salute. Al termine dell’emergenza, che ci auguriamo avvenga quanto prima, penseremo a ripartire con più grinta e positività di prima”.